Storify – VinoSofia2016, il piacere di leggere intorno al Vino

Il piacere di leggere noi Lettori Virali lo conosciamo bene, mettici del vino, la buona compagnia ed un bellissimo locale, ragionevole pensare che la serata potesse essere carinissima, e così è stato. Per VinoSofia 2016 abbiamo voluto conoscere il Dioniso Bistrot Tivoli ed i suoi vini e coinvolto la Master Sommelier Antonella Avantaggiato che ci ha guidato nella degustazione dei vini scelti da Marcello Nogara, proprietario del locale, il Greco e Sangiovese della Cantina Fausto e Giovanni D’Offizi.

Antonella Avantaggiato ha comunicato al suo amico Sandro Sangiorgi che noi di Lettori Virali siamo partiti proprio dal suo testo e ci ha voluto così salutare: “Grazie di cuore per aver inserito il libro in un’occasione tanto significativa. Col passare del tempo ho sperimentato che la sensorialità è il punto d’incontro tra la materia del segnale e lo spirito della risposta. Per questo quando ci si avvicina a una forma d’arte come il vino è importante esserci per intero, con tutto ciò che abbiamo; non è una semplice analisi organolettica, è una relazione alla pari, soggettiva e dinamica, è indagine ma anche un farsi cercare”.

Abbiamo aperto la serata leggendo cosa significa degustare da L’invenzione della gioia. Educarsi al vino. Sogno, civiltà, linguaggio di Sandro Sangiorgi. Sappiamo ora che la degustazione è continua scoperta, un atto che coinvolge per intero i sensi, una mente duttile e capacità evocative.

Prima di passare alla degustazione, Daniele Ciani, altro Sommelier presente alla serata, ci ha regalato la poesia di Renzo Nanni, il Vino in tasca, vincitore del 1° Premio assoluto Rabelais 1997. Conosciamo così la storia degli alpini Gianni, Mario, Berto, Noris, Sisto e Vasinto, nella ritirata dopo la battaglia di Nikolaevka, combattuta il 26 gennaio 1943, uno degli scontri più importanti durante il caotico ripiegamento delle residue forze dell’Asse nella parte meridionale del fronte orientale durante la seconda guerra mondiale, a seguito del crollo del fronte sul Don. Qui il vino diventa motivo di allegri ricordi di vita “cavando a tratti di tasca/preziosi semi d’aria paesana” e “Fu un caldo bere ricordi, trarne/colmi respiri a scrivere/vita ancora vita sulla pagina/bianca dei giovani recuperi”; rende forte il passo per tornare a casa “Così coprimmo/coi piedi secchi come doghe di botte/gli ultimi spazi girovaghi/verso casa.E furono/brindisi in lieti calici quel nostro/masticare, fra complici furtivi/sorrisi d’occhi, frammenti di memoria/nel breve disciolto sapore/di una goccia di vino”.

Luigi Tillia, Ass. Amici dei Monti Ruffi, ci ha letto brani di Orazio e Esiodo da Vino et lustris. Il rito del simposio, curato dalla Soprintendenza e guardia di finanza a tutela del patrimonio archeologico del territorio di Ladispoli. Il simposio, un rito collegato al consumo del vino e che ha attraversato trasversalmente tutte le civiltà antiche del Mediterraneo, sia pur nella diversità degli usi, ma nel comune intento di favorire la socializzazione, la comunicazione fra gli uomini, il confronto delle opinioni. Da Esiodo, Opere e giorni, Luigi ci ha parlato del tempo della vendemmia “Quando Orione e Sirio son giunti a mezzo/del cielo, e Arturo può esser visto da Aurora dalle dita di rosa,/o Perse, allora tutti i grappoli cogli e portali in casa./Tienili al sole per dieci giorni e dieci notti;/per cinque conservali all’ombra, al sesto versa nei vasi/i doni di Dioniso giocondo” citando così il nuovo locale tiburtino in segno di omaggio per l’accurata accoglienza.

Orazio ( 65 – 8 a.C. )
La vite santa tu seminerai,
la prima, Varo, intorno
la tua terra di Tivoli.
C’e’ un Dio che aspra vuole
la vita a chi non beve:
solo col vino l’angoscia si disperde.
Nel vino non è grido
duro di armi e di miseria, è voce
di Dionisio padre
e amore di bellezza.

Giunto il momento della degustazione, il nostro Sommelier Antonella Avantaggiato, nonché amica di letture, con professionalità, confermata dall’estrema eleganza, ci ha guidato nell’assaggio. Con il supporto della proiezione di slide ci ha condotto in un excursus sul vitigno Greco e Sangiovese, dalle origini e localizzazioni, al grappolo, acino e raspo. Arrivato il momento per noi provetti di assaggiare il Greco, siamo stati messi alla prova nella compilazione della scheda di degustazione. Abbiamo osservato i colori del vino e la sua brillantezza. Annusando abbiamo trovato sentori di frutta matura, pesca e albicocca, fiori di camomilla, salvia al palato, un gusto fresco e sapido. Venuto il momento del Rosso Sangiovese, le schede parlavano di un bel rubino luminoso, profumi di prugna e viola, speziatura di pepe nero e funghi, sapido in bocca con tannino setoso ed equilibrio tra freschezza e morbidezza alcolica.

Gli altri Sommelier presenti alla serata, Daniele Ciani, Marina Ugolini, Federica Conti, hanno contribuito alla perfetta riuscita della degustazione guidata con il loro contributo ai riconoscimenti degustativi. Ne è nata una piacevole discussione sui vini e abbinamenti a cui tutti hanno partecipato con idee, riflessioni, domande e sensazioni personali.

Così il nostro primo approccio dedicato all’assaggio, al riconoscimento e alla descrizione del vino, per noi che abbiamo già scoperto una passione per il liquido odoroso, tanto entusiasti che vogliamo organizzare un vero corso di degustazione accompagnato da letture dedicate al vino.

Valentina e Veronica ci hanno allora preparato e servito le prelibatezze del loro locale, finger food e rustici, e meritano una nota di rilievo le squisitissime panelle con farina di ceci. La piacevole serata è terminata con l’assaggio di un primo piatto, forse inutile dirvi, innaffiato da vino, poesie e libri.

 

Gianluca Giura

Innamorato di Marilyn Monroe, Bob Marley, Fabrizio De André, della Roma e di Francesco Totti. Avvocato con un Master in Giurista d’Impresa, presta il suo tempo come funzionario pubblico. Incapace di risolvere qualsiasi problema si è dato alla compilazione di liste della spesa “copia e incolla” e canzoni di 4° ordine di cui qualche volta ama vantarsi.