Ascoltando Ron Carter

Ron Carter

Ron Carter

Ron Carter, un musicista tra i più studiati e richiesti nel panorama jazzistico mondiale, che fece parte per sei anni, negli anni ’60, del leggendario quintetto di Miles Davis, spiega alcuni aspetti della musicalità del suo strumento, senza fare sconti a nessuno.

Mi piace riportare qui un suo pensiero tornatomi in mente nell’ascolto del brano “Autumn Leaves ”dall’album The Golden Striker. Carter ci spiega in pochissime parole l’importanza del basso, quale strumento, e del bassista all’interno della costruzione di un sound e di un gruppo. Per lui la chiave per diventare un valido bassista sta nell’essere sì flessibile però anche autoritario ed è imprescindibile lo studio della tecnica, della teoria e dell’armonia, per essere i padroni dello strumento.

 

“I bassisti devono capire che essi sono parte di un gruppo ed è il loro apporto a fare capire al gruppo di avere il bassista integrato ad esso.  Ed è anche loro la responsabilità di guardarsi attorno e di scoprire l’aspetto musicale che potrà dare al gruppo stesso.  Dovrebbero essere capaci di suonare i cambi nella loro testa senza avere bisogno dello strumento e anche di farsi carico della band se la musica dovesse impappinarsi. Devono avere la sicurezza di contribuire a definire la musica in modo che assuma una vita propria. Dovrebbero sapere quando entrare ed avere un ruolo più attivo per dare alla canzone la direzione che non riesce a trovare, se essi sentono che in quel modo deve andare”.

“La maggior parte dei bassisti non sanno come si suona il basso. Di solito non conoscono nemmeno l’armonia. Così trovati un insegnante e impara ambo le cose. Trova qualcuno che ti insegni la teoria e come si fanno gli accordi. Una volta acquisito un livello altamente qualificato, una percezione migliore di armonia e teoria, ti sentirai più a tuo agio nel comprendere le possibilità di una canzone e suonare le note che possono condurre la musica da un’altra parte. L’armonia è tremendamente importante. Se tu non conosci l’armonia, non saprai offrire un tuo punto di vista forte abbastanza da catturare l’attenzione di chi ascolta. Anche le lezioni sono importanti perché i bassisti non sempre suonano buone note e a volte ciò viene detto loro quando è troppo tardi. Ci sono certe serie di note che devi suonare e se le suoni nel modo sbagliato e nessuno te lo dice, tu non progredirai. Le lezioni ti aiuteranno ad uscirne fuori”.

Studiare la musica ed il proprio strumento. Ecco l’insegnamento che Carter ci ricorda. Non dobbiamo pensare che il talento, quando e se c’è, possa sempre sopperire. Il talento deve essere aiutato dallo studio e così la Musica si avvantaggerà di quel preciso talento.  Le note di basso di “Autumn Leaves ” ne sono l’esempio.

Buon ascolto anche a voi. Qui la canzone http://grooveshark.com/#!/s/Autumn+Leaves/2IK0Dz?src=

Moreno Stortini

nato a Bastia Umbra vive attualmente a Roma, funzionario pubblico, interessato da sempre alla musica e da essa condizionato nella vita e nelle scelte. Per lui la musica è poesia, amore per la bellezza, motore della propria vita. Negli anni ’70 il Rock, poi ascolta e legge di Jazz, infine l’America latina, dove vive per un breve periodo e poi frequenta, affascinato dalla musica, dalla storia e dallo studio delle civiltà precoloniali e delle radici africane, indelebili per i popoli delle Ande e dei Caraibi. Conquistato da questo miscuglio di razze, di suoni e di lingue, che interpreta come artefici della creazione di un sentimento nuovo di Musica e di Letteratura, capace di segnare i destini del mondo occidentale e non solo. E, last but not least, l'Afro latino con il jazz, una bomba di suoni e di emozioni che per lui “non ha uguali”. Innamorato di ciò, spende voglia ed emozioni che spera di trasmettere.