Smetto Quando Voglio

Smetto QuandoVoglio si è presentato come il film più divertente dell’anno.

Non so se alla fine dell’anno reggerà il peso di questa promessa ma al momento mi sento di dire che è uno dei film italiani più divertenti visti negli ultimi anni. La trama è semplice: un gruppo di ricercatori, menti eccelse, alle prese con l’incubo contemporaneo del precariato, del lavoro sottopagato e/o poco gratificante (ha del paradossale sentire i due latinisti parlare in latino mentre riforniscono le automobili in un distributore di carburanti in cui lavorano alle dipendenze di un cingalese), decidono di “mettersi in proprio”. Sintetizzano una nuova droga “legale” – ossia non ufficialmente tra le sostanze stupefacenti – e puntano alla conquista del mercato. Da ricercatori diverranno ricercati. Non vado oltre nella trama per non togliere il gusto di vederlo.

Il film oserei definirlo con una sola parola: intelligente.

Non era certo facile per Sydney Sibilia – al suo primo lungometraggio – tenere per tutto il film un’atmosfera fresca, leggera e divertente. Il rischio di far sprofondare la narrazione verso toni di denuncia sociale, appesantendo i contenuti, era fin troppo pressante. Crisi economica e disagio occupazionale son stati driblati con estrema eleganza conferendo a tutto il film la leggerezza promessa.

Una nota a margine che ha divertito ancora di più il sottoscritto – altra conferma dell’intelligenza della produzione, del regista e di tutto il cast – la locandina pubblicata in questo articolo è la parodia di quella del film Nymphomaniac diretto da Lars von Trier che mostra gli attori (tra cui Shia LaBeouf, Willelm Dafoe, Uma Thurman e Charlotte Gainsbourg)  nel momento esatto in cui provano un  orgasmo.

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I nostri hanno preso in prestito l’idea per mostrare la loro reazione “composta” dopo aver appreso la felice quantità di incassi del film nel primo weekend di programmazione nelle sale.

Successo meritato. Complimenti. Da vedere!

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Smetto Quando Voglio un film di Sydney Sibilia con Edoardo Leo, Valeria Solarino, Valerio Aprea, Paolo Calabresi, Libero De Rienzo, Stefano Fresi, Lorenzo Lavia, Pietro Sermonti, Neri Marcorè. 01 Distribution.

Max

Max ha fatto molte cose nella sua vita e gliene fosse riuscita una. Non sa fare nulla, ma lo sa fare molto bene. Si occupa di arte contemporanea per lavoro e per difetto. Si interessa di filosofia per trovare la domanda fondamentale sull'universo e tutto quanto per cui la risposta è 42. Da buon seguace Pirroniano, oltre ad essere una scheggia impazzita, esercita costantemente la sospensione del giudizio su ogni questione. Ma prima o poi riuscirà a dimostrare l’esistenza di Dio; o la sua non esistenza. O tutte e due insieme. Scrive male ma non glielo dite; crede di essere una sintesi tra Eco, Saramago e Houellebecq. Lasciatelo vivere con le proprie illusioni. A voi non creano danni.