N. 12 – Occhiali e altre entità…

Stamattina mentre guardo da lontano, con distacco, un noioso tg fatto di numeri, ipotesi, una cabala di cifre indecifrabili…li scopro!

Acquattati, abbracciati su sé stessi, nascosti dietro “La Portatile”, gli occhiali.

Per chi non lo sapesse “Il Portatile” ha una compagna che pochi conoscono e qualcuno non ha mai visto. E per questo non sa che quando è strano, ha sbalzi d’umore e non risponde, è perché ha avuto incomprensioni o disagi con “La Portatile”’ sua compagna, appunto! E questo, almeno, lo rende umano!

Per il momento non ci penso, impegnata come sono ad ammantare di ricotta e marmellata di visciole le due strabiche fette biscottate, invece che quattro come la meritocrazia suggerirebbe, ma che rifiuto con dignità, per la serietà che mi contraddistingue e che comunque accompagnate dal cappuccino fumante e fumato, hanno un loro intrinseco significato.

Gli occhiali…

Ricordo che ieri, alla ricerca dei quali, ad un certo punto, tastandomi la fronte come per la febbre e non sentendoli, mi sono rassegnata!

Dire che il loro nascondersi, il non farsi trovare è ormai ridicolo è dir poco, anzi nulla. È tutto un ricostruire, spesso inutilmente, di passaggi e azioni per ricondurmici.

Ieri, quindi, allora, in quale momento, cosa facevo, perché ne ho avuto bisogno…ah…ecco!

In un momento di creatività “La Portatile” si era lasciata coinvolgere volentieri e mi aiutava con competenza in uno sfizioso lavoro e, subito dopo, loro hanno colto l’occasione per nascondersi.

Stupidi occhiali!

Giocherelloni, leggeri e impalpabili, figli anche loro della complicità tecnologica come “Il Portatile” e “La Portatile”. Che poi, il tempo vola, ma noi no. E, complice la tecnologia, negli scantinati dei pensieri, ce le ricordiamo tutte quelle cose che sono antichissime ma che furono nuove un tempo e non avevano paura della dipendenza.

Come dire che il giovane è più veloce, ma il vecchio sa la strada…

Con la patologia che nessuno è più bravo, che sarebbe interessante conoscere il suo psicologo… Lui, e una modesta apparecchiatura senza il dono della leggerezza, ma dal fine nobile e senza paura della dipendenza… Lei, nasce uno strano connubio!

Ma come dirlo: “La Portatile” ? È la mia macchina da cucire…

Nella mia mente un tutt’uno, coppia fissa col compagno “Il Portatile”…

Ahh…gli Occhiali!

Elisabetta Sciabordi

Imprenditrice mai in pensione, amante e attrice in teatro, mangiatrice di libri e di cose buone. Credo che non sia bello dirlo qui davanti a tutti, ma vallo a spiegare un profumo o un sorriso a parole! A disposizione del futuro e con una penna piena di fantasia mi cambio il finale. C'è un'altalena libera laggiù. Vado...