IL LADRO DI MERENDINE di Andrea Camilleri

Avevo visto il film tv, che mi era piaciuto, tuttavia la trama si segue molto meglio nel romanzo. I libri in genere sono più appassionanti dei film tratti da essi, ma nel giallo-poliziesco questa differenza è molto spiccata, a differenza del thriller. Volete mettere i vari Poirot e Maigret televisivi con i libri d Agatha Christie e Simenon? Certo, non mancano alcune debite eccezioni.

I Montalbano televisivi hanno però il pregio di avere ambientazioni e personaggi molto accattivanti, coerenti peraltro a quelli letterari.


La storia di ‘Il Ladro di Merendine’ è ben congegnata. Sono due trame che finiscono per intrecciarsi, apparentemente molto diverse e non connesse: un delitto cittadino e uno al largo del mare. Camilleri tesse abilmente la storia, con la cadenza ammaliante del raccontare tipico dei nonni, degli anziani, almeno fino a qualche tempo fa. Qua e là infarcisce la storia delle sue opinioni, per bocca di Montalbano, e di qualche stereotipo, specialmente sui servizi segreti italiani.
E’ stata una buona lettura, titolo geniale.

Gino Pitaro

Nasce a Vibo Valentia e ha svolto attività di redattore, articolista freelance e di documentarista. Nel 2011 il suo esordio come autore di romanzi con "I giorni dei giovani leoni" (Arduino Sacco Editore), poi per la Ensemble pubblica rispettivamente nel 2013 e 2015 "Babelfish, racconti dall'Era dell'Acquario" e "Benzine", vincendo numerosi premi letterari. "La Vita Attesa" è il romanzo per Golem Edizioni pubblicato nel 2019. Vive in provincia di Roma.